Castel del Monte Doc: ottima qualità delle uve ma con un calo produttivo del 20%

Grandi le aspettative del Consorzio: “Il Bombino nero nel 2020 sarà il principe del vino rosa italiano”

In Puglia, alle pendici di Castel del Monte, si è appena conclusa la raccolta delle uve bianche, mentre sta per iniziare quella delle uve nere. Ottima la qualità, grazie a un andamento climatico pressoché perfetto che ha permesso una maturazione delle uve giusta ed equilibrata, ma con quantitativi in calo rispetto alla precedente annata.

“Abbiamo già riscontrato un calo produttivo nelle uve bianche, bombino bianco, chardonnay, moscato. Da una prima ipotesi legata alla vendemmia delle uve nere, che sta per iniziare, possiamo stimare un calo delle rese del 20% relativo al bombino nero e al nero di troia”, commenta il Presidente del Consorzio Vini Doc Castel del Monte, Francesco Liantonio.

Ottime quindi le aspettative del consorzio che riunisce più di 800 viticoltori e 20 cantine nell’areale della così detta “Puglia Sveva”, territorio da cui nascono la Doc Castel del Monte e le tre Docg Castel del Monte Bombino Nero, Castel del Monte Rosso Riserva e Castel del Monte Nero di Troia Riserva.

“Il Bombino nero nel 2020 sarà il principe del vino rosa italiano, fragrante, ricco, vanigliato, acidulo. Una qualità eccezionale, seppure anche in questo caso, la quantità non sarà in linea con le aspettative. Andrà letteralmente a ruba. Gli amanti del vino lo adoreranno”, conclude fiducioso il Presidente.

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